Il sistema di messaggistica per eccellenza, di proprietà di Facebook, con 2 miliardi di utenti, rinnova la sua politica sulla privacy.

WhatsApp, il sistema di messaggistica di proprietà di Facebook che afferma di “avere la privacy codificata nel suo DNA”, in queste ore sta dando ai suoi oltre 2 miliardi di utenti un ultimatum: accettare di condividere i propri dati personali con il social network Facebook oppure eliminare i propri account.

L’aggiornamento viene consegnato tramite un avviso “in-app” che invita gli utenti ad accettare modifiche radicali nei termini di servizio e privacy di WhatsApp. Chi non accetta, la rinnovata informativa sulla privacy entro l’8 febbraio, non potrà più utilizzare l’app.

Quali dati WhatsAPP condivide e con chi?

Poco dopo l’acquisizione da parte di Facebook  per 19 miliardi di dollari nel 2014, WhatsApp ha integrato la crittografia end-to-end nella sua app di messaggistica. L’aggiornamento fu visto come una vittoria per i sostenitori della privacy perché utilizzava il “Signal Protocol”, uno schema di crittografia open source il cui codice sorgente è stato esaminato e verificato da decine di esperti di sicurezza indipendenti.

Nel 2016, WhatsApp ha offerto agli utenti la possibilità, una tantum, di disattivare la trasmissione dei dati dell’account a Facebook. Ora, una politica sulla privacy aggiornata sta cambiando la situazione. Il mese prossimo, gli utenti non avranno più questa scelta. Alcuni dei dati raccolti da WhatsApp includono:

  • Numeri di telefono degli utenti
  • Numeri di telefono di altre persone memorizzati nelle rubriche
  • Nomi dei profili
  • Immagini del profilo
  • Messaggio di stato, inclusa l’ultima volta che un utente è stato online
  • Dati diagnostici raccolti dai log delle app
  • Geolocalizzazione e molto altro ancora
whatsapp privacy policy

La cosa interessante è che la Privacy Policy, come è giusto che sia, cambia da nazione a nazione e da macro area a macro area. In generale, sembrerebbe che secondo i nuovi termini, Whatsapp (Facebook) si riserva il diritto di condividere i dati raccolti con la sua grande famiglia di aziende.

La nuova politica sulla privacy afferma Potremmo condividere le tue informazioni all’interno del nostro gruppo di aziende per agevolare, sostenere e integrare le loro attività e migliorare i nostri servizi”.

In alcuni casi, come quando qualcuno utilizza WhatsApp per interagire con aziende di terze parti, Facebook potrebbe anche condividere informazioni con tali entità esterne.

Ma tranquilli perchè, testualmente, “Quando trattiamo i dati sulla base del consenso dell’utente, l’utente ha il diritto di ritirare il proprio consenso in qualsiasi momento senza intaccare la legittimità dei trattamenti svolti in base a tale consenso prima del ritiro dello stesso…… Per esercitare i propri diritti, l’utente può accedere alle impostazioni del dispositivo, alle impostazioni dell’app, come il controllo della posizione in-app, e alla sezione “Modalità di esercizio dei diritti dell’utente” della presente Informativa sulla privacy.

Scarsa trasparenza

Queste modifiche arrivano un mese dopo che Apple ha iniziato a richiedere ai produttori di app iOS, incluso WhatsApp , di dettagliare le informazioni che raccolgono dagli utenti. Solo un caso? WhatsApp, secondo l’App Store , si riserva il diritto di raccogliere:

  • Acquisti
  • Informazioni finanziarie
  • Posizione
  • Contatti
  • Contenuto dell’utente
  • Identificatori
  • Dati di utilizzo e
  • Diagnostica

Una portavoce di WhatsApp ha rifiutato di parlare delle modifiche alla privacy policy e precisamente di come o se, in qualche modo, è possibile per gli utenti rinunciarvi. L’unica cosa che ha comunicato a chi tentava di intervistarlo è che “la decisione di aggiornare le condizioni di gestione dei dati personali serve ad abilitare le aziende del gruppo ad archiviare e gestire le chat di WhatsApp utilizzando l’infrastruttura di Facebook” e che “in Europa non cambierà nulla dal punto di vista dei diritti e delle scelte che gli utenti potranno fare”

Una scelta che non è detto che ci sia veramente

Vuoto per pieno, l’informativa sulla privacy e i termini e condizioni di WhatsApp sono lunghi più di 8.000 parole e sono pieni di “legalese” che ne rende difficile la comprensione agli utenti “normali”. Anche per chi è avvezzo, andarsi e studiare tutto è davvero un’impresa.

In tutto questo, sappiamo che il precedente statement affermava: gli utenti che sono già utenti attuali possono scegliere di non condividere le informazioni del proprio account WhatsApp con Facebook per migliorare le proprie esperienze con le inserzioni e i prodotti di Facebook”. Non c’è più questo passaggio, sostituito dal nuovo “Oggi, Facebook non usa le informazioni del tuo account WhatsApp per migliorare le tue esperienze con i prodotti di Facebook o per fornirti esperienze pubblicitarie Facebook più pertinenti su Facebook. Scopri di più su come WhatsApp lavora con le aziende di Facebook”

All’orizzonte nulla di migliorativo dal punto di vista della riservatezza. I grandi colossi hanno sempre più fame di dati personali pertanto se non abbiamo voglia di cambiare sistema di messaggistica, non ci resta che attendere l’8 febbraio per conoscere nel dettaglio quali saranno le impostazioni modificabili e con quali reali effetti sulle pratiche di profilazione massiva che pratica FACEBOOK.

nordpass

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