Nel panorama legislativo europeo, il Data Governance Act (DGA) rappresenta una pietra miliare per la gestione e il riutilizzo dei dati detenuti dalle pubbliche amministrazioni e da entità private. Questo regolamento, parte della più ampia strategia europea sui dati, ha l’obiettivo di promuovere la condivisione e l’uso dei dati, garantendo al contempo che i principi di trasparenza, sicurezza e privacy siano rispettati.

Il 2 ottobre 2024, il Consiglio dei Ministri italiano ha approvato il decreto legislativo di adeguamento al DGA, conferendo all’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) il ruolo di sportello unico per la richiesta di riutilizzo dei dati detenuti dalle pubbliche amministrazioni. Ma cosa significa questo in termini pratici? E quali sono le implicazioni per le PA e le aziende private?

Cos’è il Data Governance Act e perché è importante?

Il Data Governance Act è una normativa europea che mira a creare un ambiente sicuro e trasparente per lo scambio di dati tra le diverse parti, siano esse pubbliche o private. Il DGA è pensato per facilitare la condivisione dei dati in modo sicuro e trasparente, ponendo particolare attenzione alla protezione dei dati personali e alla conformità con il GDPR.

In sintesi, il DGA ha i seguenti obiettivi principali:

  • Promuovere il riutilizzo dei dati : molte informazioni detenute dalle amministrazioni pubbliche possono essere di grande valore per il settore privato, soprattutto per l’innovazione tecnologica e la ricerca. Il DGA facilita il riutilizzo di questi dati in modo legale e trasparente.
  • Sicurezza dei dati : la normativa assicura che lo scambio di dati avvenga in un contesto sicuro, garantendo che le informazioni siano trattate in conformità con le normative europee sulla privacy.
  • Sostenere l’economia dei dati : con un focus sul potenziamento dell’innovazione e della ricerca, il DGA mira a favorire la crescita economica attraverso l’uso intelligente dei dati.

Il ruolo dell’AgID: cosa cambia per le pubbliche amministrazioni?

Con l’approvazione del decreto legislativo del 2 ottobre 2024, l’AgID diventa l’interlocutore principale per quanto riguarda le richieste di riutilizzo dei dati protetti dalle pubbliche amministrazioni. Questa decisione rende l’Italia uno dei primi Paesi ad attuare concretamente le disposizioni della DGA, segnando un passo importante verso una maggiore efficienza e trasparenza nella gestione dei dati pubblici.

Per le pubbliche amministrazioni, questo significa che dovranno adottare misure e procedure per facilitare il riutilizzo dei dati da parte di soggetti esterni. Tra i principali cambiamenti ci sono:

  • Creazione di un sistema centralizzato per la gestione delle richieste di riutilizzo dei dati, con l’AgID che agisce come sportello unico.
  • Trasparenza nelle modalità di accesso ai dati : le PA saranno tenute a fornire informazioni chiare su come i dati possono essere utilizzati e su quali siano le condizioni per il loro riutilizzo.
  • Sicurezza e protezione dei dati personali : pur facilitando il riutilizzo dei dati, le amministrazioni devono garantire che le informazioni sensibili siano protette, in conformità con il GDPR e altre normative nazionali.

Opportunità per le aziende private: come sfruttare il DGA

Il decreto non riguarda solo le pubbliche amministrazioni, ma apre nuove opportunità anche per le aziende private. L’accesso ai dati pubblici può rappresentare una risorsa preziosa per le imprese che vogliono sviluppare nuovi prodotti, servizi o tecnologie basate sull’analisi dei dati. Settori come l’intelligenza artificiale, la sanità digitale, la mobilità intelligente e molti altri possono trarre enormi vantaggi dal riutilizzo dei dati pubblici.

Ecco alcune delle principali opportunità per le aziende:

  • Sviluppo di nuove soluzioni basate sui dati : l’accesso a grandi quantità di dati pubblici può innovazioni alimentari in vari settori, dall’analisi predittiva ai servizi personalizzati.
  • Collaborazioni tra pubblico e privato : il DGA favorisce la creazione di partenariati tra il settore pubblico e privato per lo sviluppo di progetti comuni, con un impatto positivo sulla competitività del mercato.
  • Miglioramento della ricerca e dello sviluppo : le aziende che continuano nel campo della ricerca scientifica o tecnologica possono sfruttare i dati pubblici per accelerare lo sviluppo di nuove soluzioni.

Sfide e responsabilità: la sicurezza dei dati prima di tutto

Se da una parte il DGA apre nuove opportunità, dall’altra introduce anche nuove sfide, soprattutto in termini di sicurezza e protezione dei dati. La gestione di grandi quantità di informazioni, alcune delle quali potenzialmente sensibili, richiede l’adozione di misure rigorose per garantire la sicurezza dei dati trattati.

Le pubbliche amministrazioni e le aziende private dovranno collaborare per assicurare che i dati siano protetti da eventuali attacchi informatici o usi impropri. Questo significa implementare misure di sicurezza informatica avanzate, formare il personale alla gestione sicura dei dati e adottare politiche di accesso e utilizzo che siano trasparenti e conformi alle normative europee.

Il futuro dei dati in Italia

Con l’approvazione del decreto legislativo di adeguamento al Data Governance Act, l’Italia si posiziona all’avanguardia nella gestione e riutilizzo dei dati pubblici. Questo nuovo quadro normativo offre alle pubbliche amministrazioni e alle aziende private l’opportunità di sfruttare appieno il potenziale dei dati, promuovendo l’innovazione e la crescita economica.

Tuttavia, come per ogni innovazione, è fondamentale bilanciare le opportunità con le responsabilità. La sicurezza e la protezione dei dati devono rimanere una priorità assoluta, per garantire che il riutilizzo dei dati avvenga in modo etico e conforme alle normative.

Se la tua azienda vuole scoprire come sfruttare le opportunità offerte dal Data Governance Act e garantire la sicurezza dei dati, contatta il nostro team di esperti.


Leave a Reply

Your email address will not be published.