I “giovani nativi digitali”, i Millennials, sono cresciuti in un mondo in cui la tecnologia è parte integrante della loro vita quotidiana. Hanno grande dimestichezza con i social network, ma quanto sanno davvero sulla gestione dei dati personali? La linea tra un uso domestico e pubblico dei dati è più sottile di quanto sembri, e basta poco per trasformarsi da semplice utilizzatori a veri e propri titolari di un trattamento di dati.

Quando si utilizza un social network, anche per scopi apparentemente privati, ci sono alcune domande da porsi:

  1. Chi ha accesso ai miei dati? Anche un contenuto apparentemente “privato” potrebbe essere condiviso o utilizzato in modi imprevisti.
  2. Sto raccogliendo dati di altre persone? Condividere foto, video o informazioni di terzi può comportare la gestione dei loro dati personali.
  3. Sono consapevole dei rischi? Le piattaforme social raccolgono una quantità impressionante di dati, che possono essere utilizzati per profilare o monetizzare le attività degli utenti.

Proviamo ad approfondire.

1. Chi ha accesso ai miei dati?

Anche se pensi che le informazioni che condividi sui social network siano private, la realtà è spesso diversa. Molte piattaforme social permettono di impostare livelli di privacy, ma spesso non è sufficiente a proteggere completamente i tuoi dati. Anche quando pubblichi qualcosa come “privato”, la piattaforma stessa conserva il diritto di accedere, archiviare e analizzare quei dati per finalità commerciali.

Inoltre, le informazioni condivise in chat o in gruppi ristretti potrebbero essere divulgate da uno dei partecipanti, intenzionalmente o accidentalmente. Le policy di molte piattaforme consentono inoltre a partner esterni, come inserzionisti o sviluppatori di app, di accedere ai dati degli utenti per fini di marketing o profilazione. In breve, quando pubblichi qualcosa online, anche in contesti apparentemente chiusi o sicuri, devi sempre considerare che potrebbe essere diffuso oltre la tua cerchia di contatti.

Per proteggerti:

  • Controlla le impostazioni di privacy della piattaforma, ma ricorda che non garantiscono una protezione assoluta.
  • Evita di pubblicare informazioni sensibili che potrebbero compromettere la tua privacy o quella di altre persone.
  • Leggi attentamente le policy dei social network per capire chi può realmente accedere ai tuoi dati.

2. Sto raccogliendo dati di altre persone?

Quando condividi foto, video o informazioni che includono altre persone, potresti inconsapevolmente diventare un titolare del trattamento dei loro dati personali. Le foto di un amico durante una festa o i video di un evento pubblico sono dati personali che, se condivisi senza il consenso delle persone coinvolte, possono portare a problemi legali.

Anche azioni apparentemente innocue come taggare qualcuno in una foto o pubblicare una conversazione possono costituire una violazione della loro privacy, se fatto senza autorizzazione. La normativa GDPR richiede che chi gestisce dati personali (come foto o video) ottenga il consenso delle persone coinvolte, soprattutto se si tratta di contenuti pubblici o condivisi su larga scala.

Per evitare complicazioni:

  • Chiedi il consenso alle persone coinvolte prima di pubblicare contenuti che li riguardano.
  • Evita di taggare persone in contenuti che non hai autorizzato.
  • Considera l’uso di filtri o strumenti di anonimizzazione, come il blurring dei volti, per proteggere la privacy di terzi nei contenuti multimediali.

3. Sono consapevole dei rischi?

Le piattaforme social sono progettate per raccogliere una quantità enorme di dati sugli utenti. Ogni like, commento, post e condivisione è tracciato, analizzato e spesso utilizzato per costruire profili dettagliati che vengono poi venduti a terze parti, come inserzionisti, o utilizzati per migliorare il targeting pubblicitario. Questi dati includono non solo informazioni esplicite che condividi (come post e foto), ma anche comportamenti impliciti, come quanto tempo trascorri su un contenuto o quali link clicchi.

Inoltre, i social network utilizzano tecniche di “profilazione” per classificare gli utenti in base alle loro preferenze, interessi e comportamenti. Questo non solo determina quali annunci ti vengono mostrati, ma può influenzare l’intera tua esperienza online, rendendoti più vulnerabile a manipolazioni psicologiche e persuasione algoritmica.

Essere consapevoli dei rischi significa comprendere che:

  • Ogni attività online è monitorata: Dalla tua posizione geografica ai tuoi interessi personali, tutto può essere registrato e utilizzato per fini commerciali.
  • I tuoi dati possono essere venduti: Molte piattaforme vendono o scambiano i dati degli utenti con aziende terze per generare entrate pubblicitarie.
  • Le tue abitudini influenzano ciò che vedi: Gli algoritmi dei social network sono progettati per mostrarti contenuti che mantengono alta la tua attenzione, ma questo può anche portare a una limitazione delle informazioni che ricevi (fenomeno noto come “filter bubble”).

Per limitare i rischi:

  • Rivedi regolarmente le impostazioni di privacy e limitalo il più possibile.
  • Utilizza browser o VPN che proteggono la tua privacy, impedendo il tracciamento della tua attività online.
  • Sii consapevole del valore dei tuoi dati e considera attentamente quali informazioni condividi e con chi.

Un uso inconsapevole dei social network può avere conseguenze legali, specialmente se si entra nel campo del trattamento non autorizzato dei dati. È fondamentale comprendere che anche un gesto semplice, come la creazione di un gruppo o la condivisione di un evento, può trasformarti in un titolare di trattamento con precise responsabilità.

Essere un nativo digitale non significa essere immuni dai rischi legati alla privacy. Vuoi saperne di più su come utilizzare i social in modo sicuro e consapevole? Contatta subito il nostro team di esperti per una consulenza su misura!


    Lascia qui il tuo messaggio

    Il Tuo Nome*

    Lascia la tua Email*

    Lascia qui il tuo telefono

    * campo obbligatorio

    Come ci hai conosciuto?


    Leave a Reply

    Your email address will not be published.