Quando una funzione di protezione della privacy diventa uno strumento di tracciamento, è chiaro che qualcosa è andato storto. Questo è il caso di Firefox, il famoso browser che, secondo una denuncia presentata dal European Centre for Digital Rights (noyb.eu), traccia gli utenti tramite una funzione che dovrebbe invece tutelare la loro privacy. L’esposto è stato presentato all’autorità garante austriaca, scatenando preoccupazioni tra gli utenti attenti alla protezione dei propri dati.
Mozilla ha appena sposato la narrativa secondo cui l’industria pubblicitaria ha il diritto di tracciare gli utenti, trasformando Firefox in uno strumento di misurazione degli annunci – ha dichiarato Felix Mikolash, avvocato specializzato in protezione dei dati presso Noyb -. Sebbene l’azienda possa avere buone intenzioni, è molto improbabile che la Privacy Preserving Attribution sostituisca i cookie e altri strumenti di tracciamento. È solo un nuovo mezzo aggiuntivo per tracciare gli utenti”.
Il punto cruciale della questione è l’ambiguità delle funzioni di tracciamento nascoste sotto l’etichetta di “protezione”. Se anche i browser, che dovrebbero essere i primi garanti della privacy online, utilizzano questi escamotage, diventa fondamentale per gli utenti avere un approccio più consapevole e critico.
Tre azioni pratiche che puoi adottare subito:
- Controlla e limita le impostazioni di privacy: Personalizza le impostazioni del browser per ridurre al minimo il tracciamento.
- Usa software di terze parti per la protezione della privacy: Strumenti come VPN o ad blocker possono essere alleati preziosi.
- Aggiorna frequentemente il tuo browser: Le nuove versioni correggono bug e falle di sicurezza, garantendo maggiore protezione.
La tua privacy è una priorità, e anche le aziende devono essere trasparenti sulle loro pratiche. Vuoi sapere di più su come proteggere i tuoi dati online? Contatta subito il nostro team di esperti!