Non rendere davvero anonimi i dati sensibili può costare caro. Una società informatica del settore sanitario ha pagato 800.000 euro per non aver anonimizzato correttamente i dati dei pazienti, esponendoli a rischi di violazioni. Ma cosa significa davvero “anonimizzare”? Questo caso ci insegna che la semplice rimozione del nome non è sufficiente.

L’anonimizzazione è un processo che va oltre la semplice mascheratura dei dati; deve essere fatta in modo tale che sia impossibile risalire all’identità del soggetto anche con dati incrociati. In ambito sanitario, i dati sensibili sono particolarmente preziosi, ma anche vulnerabili. Il mancato rispetto delle procedure può esporre l’azienda a sanzioni, danni reputazionali e perdita di fiducia da parte dei clienti.

Ecco tre suggerimenti per evitare sanzioni simili:

  1. Verifica le politiche di anonimizzazione e aggiornale regolarmente.
  2. Implementa audit regolari sui sistemi di gestione dati.
  3. Collabora con esperti di privacy per garantire conformità alle normative.

Vediamo meglio nel dettaglio come implementare operativamente i 3 suggerimenti.

1. Verifica le politiche di anonimizzazione e aggiornale regolarmente

Anonimizzare i dati non è un’operazione da fare una sola volta e dimenticare. Le tecniche di anonimizzazione possono diventare obsolete nel tempo a causa dei rapidi sviluppi tecnologici e delle nuove tecniche di attacco che possono rendere reversibili dati apparentemente anonimi. Ecco cosa dovresti fare:

  • Analisi dei rischi: Effettua una valutazione regolare delle tecniche di anonimizzazione che stai utilizzando per verificare se sono ancora efficaci nel garantire l’impossibilità di identificare i soggetti. Il rischio di re-identificazione potrebbe aumentare man mano che nuovi strumenti e tecnologie emergono.
  • Aggiornamento tecnologico: Mantieni sempre aggiornate le tecnologie di sicurezza e anonimizzazione che utilizzi. Investi in strumenti che implementino tecniche avanzate, come l’aggregazione dei dati o il random noise (tecnica differenziale di anonimizzazione).
  • Formazione del personale: Assicurati che il tuo team di gestione dati conosca e applichi le migliori pratiche di anonimizzazione e aggiornale in base alle nuove normative e linee guida.
  • Controllo continuo: Implementa sistemi di monitoraggio che verifichino se i dati rimangono anonimi nel tempo, anche in caso di nuovi incroci o dati aggiuntivi. È fondamentale rivalutare la sicurezza dei dati in modo continuo, non solo una tantum.

2. Implementa audit regolari sui sistemi di gestione dati

Effettuare controlli regolari sui sistemi di gestione dei dati ti permette di identificare vulnerabilità, inefficienze e non conformità alle normative. Gli audit devono essere progettati in modo approfondito e periodico per garantire la sicurezza dei dati. Ecco come:

  • Definire un piano di audit: Crea un calendario per gli audit interni ed esterni. Assicurati che ci sia una frequenza minima annuale per gli audit principali, con verifiche intermedie per le aree ad alto rischio.
  • Audit interni ed esterni: Coinvolgi sia il tuo team interno di sicurezza informatica che esperti esterni indipendenti. Gli audit esterni aggiungono un livello di oggettività e possono identificare problemi che il team interno potrebbe trascurare.
  • Check delle policy di sicurezza: Durante gli audit, verifica che le policy di gestione dati (privacy, sicurezza, accesso) siano correttamente applicate. Controlla che ci siano log di accesso, registri di modifiche ai dati e una tracciabilità completa di chi ha effettuato operazioni sui dati.
  • Analisi dei dati non strutturati: Non limitarti solo ai dati strutturati (database, CRM), ma verifica anche la gestione dei dati non strutturati (email, file condivisi, documenti interni) dove potrebbero essere presenti informazioni sensibili non adeguatamente protette.

3. Collabora con esperti di privacy per garantire conformità alle normative

La conformità alle normative sulla privacy, come il GDPR, richiede competenze specialistiche e aggiornamenti costanti. Una collaborazione attiva con esperti di privacy garantisce che le tue pratiche siano sempre allineate alle leggi e alle migliori prassi. Ecco come agire:

  • Nomina di un DPO o consulente esterno: Se la tua azienda non ha le risorse per un Data Protection Officer (DPO) interno, considera l’outsourcing di questa figura. Un DPO esterno garantisce che la tua azienda resti conforme, fornendo un aggiornamento continuo sulle normative in evoluzione.
  • Formazione specializzata: Collabora con esperti di privacy per organizzare sessioni di formazione specifiche per i tuoi dipendenti, concentrandoti sulle aree più sensibili per la tua organizzazione (ad esempio, il trattamento dei dati sanitari o sensibili).
  • Conformità continua: I cambiamenti normativi possono essere frequenti e complessi. Lavorare con esperti del settore ti permetterà di anticipare le modifiche legislative e di adattare tempestivamente le tue procedure aziendali.
  • Audit di conformità e certificazioni: Gli esperti possono guidarti anche nell’ottenere certificazioni di conformità (ad esempio ISO 27001) che attestano la sicurezza della tua azienda nella gestione dei dati.

Si, la protezione dei dati sanitari non è solo un obbligo legale, ma un dovere etico verso i pazienti. Ogni azienda che tratta questi dati deve dotarsi di strumenti e procedure che garantiscano una vera anonimizzazione. La tua azienda è pronta a gestire i dati in modo sicuro?

Se hai bisogno di aiuto per mettere a punto le migliori soluzioni per la gestione dei dati sensibili, contatta subito il nostro team di esperti!


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